martedì 29 gennaio 2013

Fatti conoscere per quello che sei e se non capirà quanto sei speciale allora, solo allora smetti di lottare.

giovedì 10 gennaio 2013

Amo il tuo sorriso imperfetto, la tua voglia di imparare, la tua inconcludenza,
Amo ogni tuo difetto, i tuoi silenzi cupi, la tua assenza
Amo le tue rapide instabilità, la tua curiosità, la tua spensieratezza,
Amo i tuoi occhi accesi, la tua unica fossetta, la tua delicatezza
Amo da tanto, amo da sempre!

martedì 8 gennaio 2013

Novecento


Io, che non ero stato capace di scendere da questa nave, per salvarmi sono sceso dalla mia vita. Gradino dopo gradino. E ogni gradino era un desiderio. Per ogni passo, un desiderio a cui dicevo addio.
Non sono pazzo, fratello. Non siamo pazzi quando troviamo il sistema per salvarci. Siamo astuti come animali affamati. Non c'entra la pazzia. È genio, quello. È geometria. Perfezione. I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci son riuscito.
Allora li ho incantati. E a uno a uno li ho lasciati dietro di me. Geometria. Un lavoro perfetto."
["Novecento. Un monologo" di Alessandro Baricco]

lunedì 7 gennaio 2013

Mutazioni

Più sarà lunga e travagliata l'attesa del cambiamento più questo risulterà doloroso nella sua sopportazione[...]

domenica 6 gennaio 2013

Lolita




Lolita, light of my life, fire of my loins. My sin, my soul. Lo-lee-ta: the tip of the tongue taking a trip of three steps down the palate to tap, at three, on the teeth. Lo. Lee. Ta. ...

["Lolita" di Vladimir Nabokov] 

sabato 5 gennaio 2013

La consistenza dell'amore

L'unica cosa che conosco dell'amore è la sua consistenza.
L'amore è fluido.
E' un liquido che si adatta al suo contenitore, si adegua e ne prende la forma.
L'amore non è solido perché  se lo fosse, non riuscirebbe a trovare gli spazi giusti e il proprio collocamento.
L'amore non è gassoso perché al tatto, altrimenti, non ne percepiresti la consistenza.
L'unica cosa che conosco dell'amore è la sua consistenza.
L'amore è un fluido!

venerdì 4 gennaio 2013

Il Profumo


"Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere.[...] Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini”
[“Il profumo” di Patrick Suskind]

giovedì 3 gennaio 2013

Rapporti tra le masse

Il rapporto tra la massa di un meteorite e quella della terra è davvero irrisoria ma un meteorite, per quanto piccolo, quando entra in collisione con la crosta terrestre porta sconvolgimenti e devastazioni. Non conta il tempo che si condivide in una vita ma quanto questo tempo ne modifica il suo decorso.

mercoledì 2 gennaio 2013

Quattro piedi



Avrei voluto quattro piedi per non cedere alla tentazione di raccogliere un fiore,
quattro piedi per rimanere ben piantato a terra e ritrovare finalmente la mia stabilità.

martedì 1 gennaio 2013

Punto Zero

L'aria è così calda che faccio fatica a respirare, nonostante l'ora il fresco non sembra avere nessuna intenzione di farsi sentire. Pensavo che qui in mezzo al mare, almeno la notte, la brezza lenisse i disagi portati dal caldo. Non è così, il caldo è caldo e se ci aggiungi l'umidità che sale la notte diventa lunga e appiccicosa. Di dormire non se ne parla, solo il pensiero di stendermi su quel letto bollente mi manda ai matti.
Meglio tornare a guardare le stelle, quelle, almeno qui, sono bellissime e così tante che il cielo sembra quasi bianco, il carro maggiore è nitido al punto che oltre ai sette astri che lo compongono si riconoscono quelli che di solito rimangono nascoste all'occhio inesperto, intanto la luna sta salendo da dietro e tra poco inghiottirà con la sua luce riflessa molte delle costellazioni che compongono l'immenso puzzle appeso al cielo scuro.
Poco male, mi piace rimanere sveglio e guardare le onde infrangersi sulla scogliera qui sin basso e vedere gli schizzi che sotto la luce della luna diventano argentei.

Il mio tempo di notte è scandito dalla luce del faro che rotea sulla mia testa a rischiarare il mare e dallo sciabordio delle onde che si stampano veloci a schiaffeggiare gli scogli. E' bello studiarne il ritmo, onde e scogli sembrano amanti inquieti che si prendono e si lasciano, si allontanano e magneticamente si riavvicinano.
Accendo il mozzicone di sigaro appoggiato sul davanzale, la luce del fiammifero rischiara appena la stanza e presto lascia il posto al tizzone incandescente e alle spirali di fumo. E' da tanto che ho perso l'abitudine di fumare alla finestra, mi serviva per concentrarmi nelle notti di lavoro, il fumo saporito del tabacco mi ricorda la mia vita a Firenze e l'estate quando me ne stavo ore appoggiato alla finestra a respirare il fumo del tabacco e il caldo della città, seguendo con lo sguardo l'Arno scendere stanco verso Ponte Vecchio.
Ancora non mi spiego il motivo del mio arrivo in questo posto, una scelta di vita, un cambio di direzione o forse una semplice fuga codarda.
Sicuramente il bisogno di staccare tutto e allontanarmi da tutti, non rivedere più le stesse facce e ritrovarmi immerso negli stessi pensieri a guardare dentro lo stesso pozzo scuro.
Arrivare al limite è facile, la cosa difficile è rendersene conto e avere la forza di fare qualcosa per sterzare e cambiare direzione. Per una volta ho avuto il coraggio di cambiare, scappando, si, ma sempre prendendo coscienza che tutto sarebbe cambiato.
Finalmente ho resettato. Questo è il mio punto zero. Da qui si riparte, in salita ma si riparte.